Consigli e strategie per studiare a casa
#IoStudioaCasa
Alcuni consigli per supportare lo studio a casa
Routine giornaliera e pianificazione settimanale
Nel video, la psicologa Arianna Casali presenta uno degli strumenti utilizzati - in modo più personalizzato - nell'ambito dei percorsi di potenziamento metacognitivo e delle abilità di autocontrollo e pianificazione. Attività di questo tipo possono risultare utili soprattutto con i bimbi con maggiori difficoltà nell'autoregolazione, ma non soltanto. Abbiamo pensato di condividerlo con tutti voi!
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Ringraziamo la mamma di D. (2° media) che ci ha inviato la sua personalizzazione della pianificazione settimanale. Nel trovare il modo migliore per essere di aiuto a D. la pianificazione è stata attaccata ad una lavagnetta dove sono indicati le varie attività della giornata e alcuni compiti scolastici. Altri sono stati segnati direttamente sulla lavagnetta e questi potranno essere svolti a piacere negli spazi bianchi rimasti sulla pianificazione. Bel lavoro di adattamento!
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SOS compiti a distanza
Un'occasione di crescita e di scoperta di modalità alternative nell'approccio allo studio (di Francesca Monini, dott.ssa in psicologia, educatrice)
"Durante questo difficile periodo, che ha modificato tutte le nostre abitudini, costringendoci a stare a casa, anche il progetto di gruppo SOS Compiti, prima effettuato in sede e "in compagnia", ha subito cambiamenti attivandosi in una nuova modalità "a distanza".
Abbiamo così trovato un altro modo per essere vicini! Utilizzando le opportunità offerte dal web, abbiamo ripreso il lavoro insieme attraverso incontri della durata di 30 minuti, che avvengono ora in modo individuale e più "personalizzato"; noi operatori "incontriamo" il bambino o il ragazzo mediante l'utilizzo di piattaforme come Skype, Hangouts o semplicemente attraverso Whatsapp. Abbiamo quindi cominciato a sperimentare una modalità in parte nuova, che forse più che in precedenza favorisce l'autonomia, anche in chi stentava prima a decollare, aspettando l'intervento dell'operatore per iniziare il compito. Ora ai ragazzi viene esplicitamente chiesto di provare a svolgere il compito in un momento precedente rispetto all'incontro online con l'operatore, stimolando la capacità di organizzarsi ed iniziare a cimentarsi da soli nell'attività da svolgere…mettendosi quindi un po’ alla prova. Successivamente, durante l'incontro virtuale, effettuiamo insieme un monitoraggio e un controllo dei compiti svolti, condividiamo indicazioni, chiarimenti e spiegazioni sulle questioni che hanno suscitato incertezze, o su ciò che il bimbo/ragazzo non è riuscito ad affrontare da solo. Tra i vari casi, una esperienza positiva di questa modalità, è stata sperimentata oggi con M. (prima media): abbiamo affrontato un compito che richiedeva il disegno di diverse figure geometriche e lo svolgimento di diversi esercizi, dopo lo studio della parte teorica. M. ha affrontato in autonomia, prima dell'incontro, lo studio della teoria, e guardato gli esercizi Su cui si sentiva in difficoltà. In particolare, nella riproduzione delle figure geometriche, è emersa da parte sua l'esigenza di essere guidata nel disegno e nell'utilizzo degli strumenti tecnici (compasso, riga, squadra) necessari per realizzare il compito richiesto. Nonostante la distanza, la possibilità di vedersi attraverso lo schermo, ha consentito ad M. di utilizzare in modo fruttuoso il tempo del nostro incontro, cogliendo le indicazioni utili per portare a termine gli esercizi e costruire i disegni, con gratificazione di entrambe. In attesa di potersi rivedere e apprezzare di nuovo appieno il valore degli incontri ravvicinati e della modalità di gruppo, abbiamo concluso che anche questa nuova esperienza, resasi improvvisamente necessaria, ha una sua utilità; stimolati dalle circostanze, ci offre una occasione di crescita e di scoperta di modalità alternative di approccio allo studio. Poi chissà…anche in altre occasioni questi strumenti potranno garantirci "vicinanza" e la possibilità di dare continuità al percorso intrapreso anche quando, per qualsiasi motivo, non ci si potrà spostare fisicamente". |
(di Francesca Monini, dott.ssa in psicologia, educatrice)
"Sono trascorsi quasi due mesi dall'inizio della nostra quarantena collettiva, dalla sospensione delle attività "in presenza" e dall'attivazione dei progetti a distanza di "Sos Compiti". Ebbene, siamo ancora qui e le attività proseguono, attraverso modalità da remoto e attraverso un lavoro individuale con l'operatore. Come spiegato in precedenza, l'obiettivo è accompagnare i bambini o i ragazzi ad una crescente autonomia nella gestione delle attività scolastiche, in una fase in cui, per motivi diversi, non lo si è ancora del tutto. L'intento quindi è quello di offrire un piccolo appoggio, che consenta però di procedere anche un po’ da soli, con qualche sicurezza in più (es. la possibilità di ricevere una ulteriore spiegazione su qualcosa che non è chiaro, oppure una esemplificazione; la possibilità di controllare e correggere insieme esercizi svolti in autonomia, ecc.).
Oltre all'esperienza già descritta alcune settimane orsono, si sta rivelando positivo il lavoro svolto con A., un ragazzo di prima superiore. Nel suo caso, fin da quando abbiamo iniziato a lavorare a distanza, abbiamo stabilito, in base alle sue esigenze, di dedicare il tempo a nostra disposizione (30-40 minuti ad "incontro") alla materia di inglese, in cui sono presenti alcune difficoltà e in cui lui stesso avverte come utile l'opportunità di un supporto. Con A. abbiamo organizzato il lavoro secondo questa modalità: durante la prima parte dell'incontro, approfondiamo la teoria, propedeutica agli esercizi. A. scrive di volta in volta le regole su un apposito quaderno in modo che le possa facilmente trovare raccolte, ogni qualvolta le debba ripassare o ne abbia necessità per completare gli esercizi in autonomia (nelle immagini A. mostra in videocamera il quaderno che ha predisposto). Successivamente, svolgiamo insieme almeno una tipologia di ogni esercizio, in modo che A. possa sentirsi sicuro sulla consegna e le modalità di svolgimento, potendo anche chiarire in questa fase esecutiva eventuali dubbi non emersi in precedenza, durante lo studio della teoria. Può poi procedere in autonomia, avendo a disposizione almeno un esempio svolto per tutti gli esercizi e sentendosi in tal modo più sicuro. Anche con M. (I media) stanno proseguendo i nostri incontri settimanali a distanza. Nel suo caso, nel corso delle settimane ci siamo dedicate a materie diverse in relazione ai bisogni da lei espressi e alle diverse scadenze scolastiche. Durante l'ultimo incontro, ad esempio, abbiamo affrontato i compiti di francese: M. aveva alcuni dubbi riguardo a un dialogo da leggere e tradurre e sui relativi esercizi. Abbiamo riletto e tradotto insieme il dialogo che M. mi aveva precedentemente mandato su whatsapp. In seguito, come si può notare nelle immagini, M. mi ha mostrato con la videocamera gli esercizi svolti in modo da correggere insieme quelli che aveva provato ad eseguire da sola, e completato insieme quelli su cui erano emerse le maggiori incertezze, al fine di comprendere appieno l’argomento affrontato".
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Intervista ad una adolescente (di Vera Adamo, Psicologa)
"Sono ormai trascorsi più di due mesi da quando, a causa dell'epidemia, la scuola ha dovuto sospendere l'attività didattica svolta in maniera 'tradizionale' e riorganizzarsi per mettere in campo una modalità nuova e ancora inesplorata, fatta di videolezioni, assegnazione, consegna, valutazione di compiti online e molto altro.
Così come gli insegnanti, anche gli studenti, sebbene ormai quasi tutti nativi digitali, sono stati travolti da questo vortice di cambiamento, non senza fatiche ed emozioni contrastanti. G. è una ragazza che frequenta il terzo anno di scuola superiore, che svolge incontri di tutoraggio individuale con cadenza bisettimanale a distanza, effettuati tramite Skype, durante i quali spesso ci serviamo della condivisione dello schermo per lavorare insieme su esercizi, riassunti o schemi. A questo tipo di lavoro si affiancano e/o si alternano incontri di Sos Compiti online (progetto che in presenza veniva svolto in piccolo gruppo, ma che ad oggi è stato riadattato in modalità individuale) per la correzione degli esercizi o il confronto su alcuni di essi; G. utilizza Whatsapp per inviarmi, poco prima del nostro incontro, le pagine del libro su cui dovremo lavorare, di modo che io possa seguirla durante la videochiamata. La pianificazione attenta e l'impegno hanno sempre contraddistinto il percorso scolastico di G., che mi ha parlato un po' di come è cambiata la scuola e di come sta affrontando le nuove sfide che le si sono presentate. Quali conseguenze ha avuto per te la chiusura della scuola e l'adozione della modalità didattica a distanza? Le conseguenze per me più importanti sono state: non vedere più i miei compagni, non avere più un contatto diretto e un dialogo con i prof., e infine, uno sconvolgimento della mia routine. Qual è stata la parte più difficile per te? La parte più difficile per me è stata, e lo è tuttora, riorganizzare la mia routine, perché se prima, quando andavo a scuola, sapevo che ci dovevo stare 5 ore e mezza e solo al mattino, adesso invece le videolezioni sono tutte sparse nella giornata, sia al mattino che al pomeriggio; questo mi porta a distrarmi, dato che sto avendo difficoltà nell'organizzazione della routine. Qual è il tuo rapporto con le tecnologie usate per la didattica a distanza? E' abbastanza buono e riesco ad utilizzarle bene. Mi spieghi un po' come funziona la scuola adesso? (lezioni, compiti, verifiche, interrogazioni)? La scuola ora è cambiata molto, a partire dalle ore di lezione che, rispetto a prima, sono diminuite notevolmente. Per quanto riguarda i compiti, ce ne stanno dando di più per il semplice fatto di farci lavorare molto a casa, farci studiare e soprattutto perché nelle verifiche non possono più essere certi che noi non copiamo. Per quanto riguarda le verifiche, le strutturano in modo diverso, le domande sono mirate e ci danno meno tempo per rispondere. Nelle interrogazioni l'unica cosa che è cambiata è non avere un contatto diretto (di persona) con il prof. Gli incontri di tutoraggio svolti con modalità a distanza sono utili? Perché? Gli incontri di tutoraggio svolti a distanza sono utili per me perché mi aiutano a svolgere i compiti che faccio più fatica a fare da sola, o che non ho ben capito. Cosa è cambiato (nel tutoraggio/sos compiti) rispetto alla modalità in presenza? Certamente sono incontri diversi da quelli in presenza; il cambiamento più rilevante per me riguarda la mancanza di contatto diretto con l'operatore. Come ti senti a più di due mesi dalla chiusura della scuola per l'epidemia? Mi sento ancora abbastanza disorientata". Un ringraziamento a G., per aver condiviso la sua esperienza. |
Testimonianza di una mamma di un bimbo di 8 anni.
Sono la mamma di un bimbo di 8 anni che frequenta la classe terza primaria.
Gli esperti di Progetto Crescere gli hanno diagnosticato difficoltà di attenzione sostenuta circa 10 mesi fa.
A causa della Pandemia da Covid-19 le scuole sono state chiuse e da subito la scuola di mio figlio, si è attivata per la DAD. Con questa modalità le maestre hanno potuto mantenere il contatto diretto con i bimbi e portare avanti il programma esattamente come a scuola.
Questa nuova modalità ci ha dato la possibilità di riorganizzare la routine quotidiana svolgendo compiti e studio la mattina e al pomeriggio video-lezione in diretta con anche verifiche e interrogazioni, proprio come a scuola.
Mio figlio oltre alle difficoltà legate all’attenzione, subisce molto le preoccupazioni per le valutazioni che spesso nell’ambiente scolastico gli facevano avere limiti e insuccessi mentre devo dire che questa modalità di DAD ha appianato decisamente le sue problematiche in quanto il tempo di attenzione è più limitato ed è senza distrazioni che invece aveva in classe, di conseguenza ricorda meglio le lezioni è molto più sereno e attento oltre che invogliato allo studio e allo svolgimento dei compiti.
Questa modalità ha fatto sì che diventasse completamente autonomo nella gestione della tecnologia, dei file da preparare e l’approccio alla video-lezione oltre che allo svolgimento e consegna dei compiti.
Non tutti i mali vengono per nuocere…almeno per noi, W la DAD!!
Gli esperti di Progetto Crescere gli hanno diagnosticato difficoltà di attenzione sostenuta circa 10 mesi fa.
A causa della Pandemia da Covid-19 le scuole sono state chiuse e da subito la scuola di mio figlio, si è attivata per la DAD. Con questa modalità le maestre hanno potuto mantenere il contatto diretto con i bimbi e portare avanti il programma esattamente come a scuola.
Questa nuova modalità ci ha dato la possibilità di riorganizzare la routine quotidiana svolgendo compiti e studio la mattina e al pomeriggio video-lezione in diretta con anche verifiche e interrogazioni, proprio come a scuola.
Mio figlio oltre alle difficoltà legate all’attenzione, subisce molto le preoccupazioni per le valutazioni che spesso nell’ambiente scolastico gli facevano avere limiti e insuccessi mentre devo dire che questa modalità di DAD ha appianato decisamente le sue problematiche in quanto il tempo di attenzione è più limitato ed è senza distrazioni che invece aveva in classe, di conseguenza ricorda meglio le lezioni è molto più sereno e attento oltre che invogliato allo studio e allo svolgimento dei compiti.
Questa modalità ha fatto sì che diventasse completamente autonomo nella gestione della tecnologia, dei file da preparare e l’approccio alla video-lezione oltre che allo svolgimento e consegna dei compiti.
Non tutti i mali vengono per nuocere…almeno per noi, W la DAD!!
Copyright
Il materiale pubblicato in questa pagina è stato pensato e sviluppato dagli operatori della cooperativa sociale Progetto Crescere. Alcune immagini di accompagnamento al testo sono state scaricate dall'archivio fotografico online https://unsplash.com/.
Altre immagini sono il risultato dei motori di ricerca e per queste non è sempre possibile conoscerne l'autore. Qualora fossero coperte da copyright o nel caso in cui l'autore riconoscesse la paternità di un contributo fotografico, è possibile contattare il Responsabile Comunicazione ([email protected]) per chiederne la rimozione o l'opportuna indicazione della fonte.
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