L’educazione cognitiva è un approccio che mira a sviluppare le funzioni del pensiero e a rendere l’apprendimento più consapevole, efficace e duraturo.
A Progetto Crescere proponiamo percorsi che potenziano l’attenzione, la memoria, la flessibilità cognitiva e la capacità di ragionamento, aiutando bambini e ragazzi a scoprire e utilizzare al meglio le proprie risorse mentali.
Che cos’è l’educazione cognitiva
L’educazione cognitiva ha come obiettivo il potenziamento dei processi di pensiero, stimolando le funzioni mentali coinvolte nell’apprendimento.
Si basa sull’idea che le capacità intellettive non siano fisse, ma modificabili e migliorabili attraverso esperienze di apprendimento efficaci e intenzionali.
Il cervello umano è un sistema in continua trasformazione: cambia grazie alla maturazione, all’esperienza e alle relazioni.
Quando un bambino viene guidato da un adulto “mediatore di conoscenza” – che stimola, orienta e sostiene il ragionamento – le sue strutture cognitive diventano più flessibili e funzionali.
Il principio della modificabilità cognitiva
La teoria della modificabilità cognitiva strutturale, elaborata dallo psicologo Reuven Feuerstein, sostiene che il pensiero umano possa essere trasformato a ogni età.
Ogni persona possiede potenzialità cognitive latenti che possono essere attivate e rafforzate attraverso interventi di mediazione educativa.
Stimolare l’apprendimento significa modificare la struttura delle competenze e i legami tra esse, rendendo la mente più elastica, autonoma e capace di riflettere sui propri processi mentali.
I metodi utilizzati da Progetto Crescere
Gli operatori di Progetto Crescere applicano due principali approcci di potenziamento cognitivo riconosciuti in ambito scientifico:
- Metodo Feuerstein, basato sull’esperienza di apprendimento mediato.
- Metodo di potenziamento cognitivo sviluppato dalla Prof.ssa Margherita Orsolini e dal suo gruppo di ricerca dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Entrambi condividono la convinzione che il pensiero si possa educare e che il ruolo del mediatore – insegnante, terapista o genitore – sia decisivo nel promuovere il cambiamento.
Il Metodo Feuerstein
Il Metodo Feuerstein nasce dal lavoro dello psicologo israeliano Reuven Feuerstein, che ha introdotto il concetto di modificabilità cognitiva strutturale.
Alla base del metodo vi sono tre principi fondamentali:
- Visione olistica dell’individuo: mente, emozioni, corpo e relazioni concorrono allo sviluppo cognitivo.
- Modificabilità cognitiva strutturale: ogni persona può migliorare le proprie capacità di pensiero a qualsiasi età.
- Esperienza di apprendimento mediato: è la relazione con il mediatore a rendere possibile il cambiamento cognitivo.
Il ruolo del mediatore
Nel Metodo Feuerstein il mediatore non fornisce risposte, ma guida il bambino a riflettere sui propri processi mentali, aiutandolo a comprendere come affronta i problemi e come può modificare le proprie strategie.
Questo approccio stimola la metacognizione – la consapevolezza del proprio modo di pensare – e promuove l’autonomia e la capacità di trasferire le strategie in contesti diversi: scuola, studio e vita quotidiana.
Il percorso può essere svolto individualmente, in coppia o in piccolo gruppo, ed è indicato per bambini e ragazzi che desiderano migliorare attenzione, riflessione e flessibilità cognitiva.
Il metodo di potenziamento cognitivo di Margherita Orsolini
Il gruppo guidato dalla Prof.ssa Margherita Orsolini dell’Università “La Sapienza” di Roma ha sviluppato un metodo che mira a migliorare le funzioni esecutive, ovvero le abilità che permettono di pianificare, controllare e regolare il proprio comportamento cognitivo.
Le principali aree di intervento sono:
- Attenzione: selezionare stimoli rilevanti, ignorando quelli irrilevanti.
- Inibizione: evitare risposte impulsive e utilizzare strategie adeguate.
- Memoria di lavoro: mantenere e manipolare informazioni mentre si svolgono compiti complessi.
- Flessibilità cognitiva (switching): cambiare strategia in base al compito e integrare nuove regole.
- Narrazione: raccontare esperienze personali per dare significato e costruire un’immagine coerente di sé.
Conclusioni
L’educazione cognitiva è una via concreta per promuovere il potenziamento del pensiero, sviluppando autonomia, consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità.
Attraverso i metodi Feuerstein e Orsolini, Progetto Crescere offre percorsi personalizzati che mettono al centro la persona, le sue potenzialità e la relazione educativa.
L’obiettivo non è solo migliorare le prestazioni scolastiche, ma formare menti curiose, riflessive e flessibili, capaci di affrontare le sfide dell’apprendimento e della vita con strategie sempre nuove.
Vuoi saperne di più sui percorsi di educazione cognitiva?