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DISPRASSIA EVOLUTIVA VERBALE (DVE, in inglese Childhood Apraxia of Speech – CAS)
Cos'è
È un disordine congenito del neurosviluppo che interessa la programmazione, la pianificazione e il controllo dei movimenti necessari per produrre sillabe, parole e frasi.
La precisione e la sistematicità dei movimenti nella produzione articolatoria risultano alterati in assenza di deficit neuromuscolari.
La DVE è quindi un sottotipo di disordine motorio dello speech, che si manifesta come un disordine fono-articolatorio, spesso grave, persistente e resistente al trattamento.
Come si manifesta?
Non esiste una singola caratteristica che possa differenziare la Disprassia verbale dagli altri disturbi fonetico-fonologici. Di seguito riportiamo quelli che L’ASHA (American Speech-Language-Hearing Association) identifica come i tre sintomi cardine:
Produzione di errori inconsistenti a carico del sistema delle vocali e delle consonanti. L’inconsistenza fonologica è caratterizzata dalla produzione, per un medesimo target fonologico, di realizzazioni tra loro differenti (es cane potrebbe essere realizzato con le seguenti diverse produzioni: cano, came, canne).
Alterazione delle transizioni coarticolatorie (all’interno della sillaba, tra suono e suono e al livello della frase, tra sillabe e parole).
I bambini con DVE presentano particolari difficoltà nell’organizzazione delle configurazioni articolatorie iniziali e nella transizione dinamica dei movimenti articolatori per produrre sequenze di suoni e parole. Nelle prime fasi dello sviluppo, tale aspetto può determinare l’uso preferenziale di un unico suono prolungato o di un ristretto insieme di vocalizzazioni ricorrenti (ad esempio: jé, jò).
Alterazione della prosodia, della velocità, dell’intonazione e del ritmo dell’eloquio
Si osservano alterazioni nel ritmo caratterizzate dal prolungamento di suoni, sillabe e parole che rendono l’eloquio spezzato (segregazione sillabica).
Altra caratteristica della prosodia nella DVE è l’accentazione atipica, sia al livello della singola parola sia a quello dell’enunciato. Il risultato è un eloquio monotono, generalmente caratterizzato da riduzione di velocità, ritmo e fluenza. Si associano, talvolta, alterazioni del timbro della voce con ipo- o iper-nasalità.
Come si cura?
La DVE necessita di una presa in carico multidisciplinare per essere diagnosticata con precisione e di un intervento logopedico tempestivo e mirato, con approcci riabilitativi che tengano conto della natura motoria del disturbo.
Presso il nostro centro, sono presenti logopediste certificate (primo e/o secondo livello) per poter applicare l’approccio PROMPT©, uno dei trattamenti considerati più idonei per il trattamento della DVE e degli altri disordini motori dello Speech.
È un disordine congenito del neurosviluppo che interessa la programmazione, la pianificazione e il controllo dei movimenti necessari per produrre sillabe, parole e frasi.
La precisione e la sistematicità dei movimenti nella produzione articolatoria risultano alterati in assenza di deficit neuromuscolari.
La DVE è quindi un sottotipo di disordine motorio dello speech, che si manifesta come un disordine fono-articolatorio, spesso grave, persistente e resistente al trattamento.
Come si manifesta?
Non esiste una singola caratteristica che possa differenziare la Disprassia verbale dagli altri disturbi fonetico-fonologici. Di seguito riportiamo quelli che L’ASHA (American Speech-Language-Hearing Association) identifica come i tre sintomi cardine:
Produzione di errori inconsistenti a carico del sistema delle vocali e delle consonanti. L’inconsistenza fonologica è caratterizzata dalla produzione, per un medesimo target fonologico, di realizzazioni tra loro differenti (es cane potrebbe essere realizzato con le seguenti diverse produzioni: cano, came, canne).
Alterazione delle transizioni coarticolatorie (all’interno della sillaba, tra suono e suono e al livello della frase, tra sillabe e parole).
I bambini con DVE presentano particolari difficoltà nell’organizzazione delle configurazioni articolatorie iniziali e nella transizione dinamica dei movimenti articolatori per produrre sequenze di suoni e parole. Nelle prime fasi dello sviluppo, tale aspetto può determinare l’uso preferenziale di un unico suono prolungato o di un ristretto insieme di vocalizzazioni ricorrenti (ad esempio: jé, jò).
Alterazione della prosodia, della velocità, dell’intonazione e del ritmo dell’eloquio
Si osservano alterazioni nel ritmo caratterizzate dal prolungamento di suoni, sillabe e parole che rendono l’eloquio spezzato (segregazione sillabica).
Altra caratteristica della prosodia nella DVE è l’accentazione atipica, sia al livello della singola parola sia a quello dell’enunciato. Il risultato è un eloquio monotono, generalmente caratterizzato da riduzione di velocità, ritmo e fluenza. Si associano, talvolta, alterazioni del timbro della voce con ipo- o iper-nasalità.
Come si cura?
La DVE necessita di una presa in carico multidisciplinare per essere diagnosticata con precisione e di un intervento logopedico tempestivo e mirato, con approcci riabilitativi che tengano conto della natura motoria del disturbo.
Presso il nostro centro, sono presenti logopediste certificate (primo e/o secondo livello) per poter applicare l’approccio PROMPT©, uno dei trattamenti considerati più idonei per il trattamento della DVE e degli altri disordini motori dello Speech.