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Potenziamento Cognitivo: Metodo Feuerstein e Orsolini
L’educazione cognitiva ha come obiettivo potenziare i processi di pensiero sviluppando e stimolando le funzioni coinvolte. I processi intellettivi possono essere modificabili, educabili e rieducabili grazie all'influenza di mediazioni educative efficaci. L’organismo, per sua natura, va incontro ad una serie di mutamenti, dovuti a maturazione e cambiamenti strutturali, che non si riferiscono ad eventi isolati.
La condizione perché avvenga la modificabilità è l’analisi attiva da parte del bambino degli stimoli provenienti dall’ambiente in interazione tra due elementi, il bambino stesso e l’adulto “mediatore di conoscenza”.
Stimolare l’apprendimento significa modificare la struttura delle competenze possedute e i legami tra esse. La teoria della modificabilità cognitiva (sostenuta da più autorevoli studiosi) porta con sé, infatti, il concetto di processo e incoraggia lo sviluppo di particolari operazioni necessarie per rendere i processi medesimi differenti.
Si integrano progressivamente informazioni nuove, riorganizzando la mappa dei concetti già elaborati e le relazioni tra i contenuti, rendendo elastici gli apprendimenti attraverso la creazione di collegamenti.
I metodi di potenziamento cognitivo che utilizzano gli operatori di Progetto Crescere sono :
Metodo Feuerstein
Il Metodo Feuerstein si fonda su tre concetti fondamentali:
Il metodo, centrato sull'ascolto, sull'attenzione ai saperi individuali e ai diversi stili cognitivi, privilegia la riflessione sui processi mentali, piuttosto che la trasmissione di contenuti.
La consapevolezza metacognitiva del proprio modo di apprendere consente di trasferire in altre situazioni le abilità possedute o acquisite nella formazione e avvia all'uso autonomo del pensiero.
Questo percorso è reso possibile grazie all'interazione con un mediatore che non dà risposte, ma indirizza ed orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la soluzione di un problema.
Il percorso può essere svolto individualmente, a coppie o a piccolo gruppo.
È indicato per i bambini e i ragazzi per i quali si vuole attivare un potenziamento dell’attenzione, della riflessione, delle strategie metacognitive e più in generale del proprio funzionamento cognitivo.
Metodo messo a punto da Margherita Orsolini e colleghi
Nel percorso di training si interviene principalmente sulle seguenti aree:
In caso di necessità gli specialisti ricevono una supervisione a distanza dal gruppo di lavoro dell’Università di Roma; si avvalgono di collegamenti tramite il Dott Ciro Ruggerini che sarà docente al Master dell’Università la Sapienza di Roma diretta dalla professoressa Orsolini.
La condizione perché avvenga la modificabilità è l’analisi attiva da parte del bambino degli stimoli provenienti dall’ambiente in interazione tra due elementi, il bambino stesso e l’adulto “mediatore di conoscenza”.
Stimolare l’apprendimento significa modificare la struttura delle competenze possedute e i legami tra esse. La teoria della modificabilità cognitiva (sostenuta da più autorevoli studiosi) porta con sé, infatti, il concetto di processo e incoraggia lo sviluppo di particolari operazioni necessarie per rendere i processi medesimi differenti.
Si integrano progressivamente informazioni nuove, riorganizzando la mappa dei concetti già elaborati e le relazioni tra i contenuti, rendendo elastici gli apprendimenti attraverso la creazione di collegamenti.
I metodi di potenziamento cognitivo che utilizzano gli operatori di Progetto Crescere sono :
- il metodo Feuerstein
- il metodo di potenziamento messo a punto dalla Prof. Margherita Orsolini dell’Università la Sapienza di Roma
Metodo Feuerstein
Il Metodo Feuerstein si fonda su tre concetti fondamentali:
- la concezione olistica dell’individuo, visto nella sua integrità;
- la teoria della modificabilità cognitiva strutturale, ovvero la convinzione che in ogni età e situazione l’individuo sia modificabile sul piano cognitivo, che in ogni individuo sia presente una disponibilità ad attivare risorse ancora latenti;
- l’esperienza di apprendimento mediato, ovvero il tipo di relazione attraverso cui la modificabilità può essere indotta.
Il metodo, centrato sull'ascolto, sull'attenzione ai saperi individuali e ai diversi stili cognitivi, privilegia la riflessione sui processi mentali, piuttosto che la trasmissione di contenuti.
La consapevolezza metacognitiva del proprio modo di apprendere consente di trasferire in altre situazioni le abilità possedute o acquisite nella formazione e avvia all'uso autonomo del pensiero.
Questo percorso è reso possibile grazie all'interazione con un mediatore che non dà risposte, ma indirizza ed orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la soluzione di un problema.
Il percorso può essere svolto individualmente, a coppie o a piccolo gruppo.
È indicato per i bambini e i ragazzi per i quali si vuole attivare un potenziamento dell’attenzione, della riflessione, delle strategie metacognitive e più in generale del proprio funzionamento cognitivo.
Metodo messo a punto da Margherita Orsolini e colleghi
Nel percorso di training si interviene principalmente sulle seguenti aree:
- ATTENZIONE: processo cognitivo che permette di selezionare stimoli ambientali, ignorandone altri.
- INIBIZIONE: controllo esecutivo in compiti che introducono fattori di interferenza e uso di strategie di elaborazione semantica.
- MEMORIA DI LAVORO: capacità di affrontare compiti complessi in cui l’esecutivo centrale è impegnato nell'elaborazione semantica, mentre avviene anche una memorizzazione di informazioni verbali, applicando in maniera selettiva il criterio semantico.
- SWITCHING: integrare nuove informazioni e regole che vanno a modificare le strategie già acquisite sviluppando, così, la capacità di utilizzare la strategia giusta in base al compito richiesto; compiere un doppio compito.
- NARRAZIONE: il bambino racconta qualcosa di se stesso, sia per comunicare agli altri sia per dire qualcosa a se stesso; la narrazione sostiene l’immagine che il bambino costruisce di sè, il senso della propria identità; l’esperienza che attraverso il racconto viene messa in parole diventa cosciente e va a costruire la consapevolezza di se stessi.
In caso di necessità gli specialisti ricevono una supervisione a distanza dal gruppo di lavoro dell’Università di Roma; si avvalgono di collegamenti tramite il Dott Ciro Ruggerini che sarà docente al Master dell’Università la Sapienza di Roma diretta dalla professoressa Orsolini.