Psicoterapia Espressiva
La Psicoterapia Espressiva è una terapia che utilizza il movimento e l'espressione del corpo come mezzo e strumento di crescita, cura psicofisica, emotiva, sociale.
Si pone l'obiettivo di migliorare le performance comunicative espressive dei bambini già in tenera età, di regolare le emozioni, di potenziare l'integrazione corporea e l'immagine del sé. Il movimento del nostro corpo è fondamento esistenziale in ogni individuo che si muove già nel ventre materno. Sono quindi il movimento e il corpo lo strumento educativo e didattico, con funzioni individuali, espressive, conoscitive, esplorative che permettono di conoscere il mondo attraverso il corpo, attraverso cui il bambino acquisisce l'autonomia e le competenze necessarie per crescere in modo armonioso, scoprendo lo spazio, il tempo e gli altri. Il movimento diventa quindi fonte di osservazione, valutazione, ed intervento nel setting terapeutico e la conduzione da parte di una terapeuta garantisce la specificità del progetto che ha al centro il benessere del bambino, nel suo sviluppo psichico affettivo ed emotivo. IL SETTING Le sedute si svolgono in un luogo adeguato nel quale il corpo si possa muovere liberamente, sperimentando un codice preverbale che favorisce il processo di integrazione dell’esperienza psichica e corporea. Viene utilizzato il processo creativo per costruire un “ambiente facilitante” (holding environment) che permette di esprimere ed organizzare i vissuti corporei ed affettivi. INDIVIDUALE O DI GRUPPO Le sedute possono svolgersi sia individualmente che in gruppo. Il semplice ascolto di una musica provoca sempre emozioni e il movimento permette l’esternazione dei vissuti emotivi del proprio mondo interno verso l’esterno e/o verso l’altro favorendo anche la comunicazione. Obiettivo principale della psicoterapia espressiva può essere inizialmente quello di osservare, percepire, sentire, sperimentare, scoprire il proprio corpo nel movimento Attraverso la consapevolezza mente-corpo una persona può diventare più recettiva e presente a se stessa. La relazione tra movimento ed emozione, tra corpo e psiche, viene vista come veicolo attraverso il quale un individuo può impegnarsi in un processo di integrazione con l’altro o con il gruppo. APPROCCI TEORICI DI RIFERIMENTO La psicoterapia Espressiva ad orientamento psicodinamico ha origine negli anni quaranta e si collega ai più recenti sviluppi di J. Adler (Kestenberg, 1975) e di J. Kestenberg (1975). A ciò si aggiunge la tecnica di osservazione del movimento di Rudolf V. Laban (2009) e dagli studi sul corpo in movimento di I. Bartenieff (2002). R. V. Laban (1920-1960), studioso del movimento, danzatore, artista, coreografo, filosofo e pensatore, riteneva che per riuscire a relazionarsi con il mondo, il pensiero deve “essere in movimento” perché non può esistere un “prima pensato e un dopo agito”: pensiero e movimento procedono insieme. Il modello di riferimento trova le basi nella teoria delle relazioni oggettuali di D. Winnicott (2007) sul ruolo delle creatività nello sviluppo psicoaffettivo. La Psicoterapia Espressiva a Progetto Crescere Il problema della mancanza di controllo corporeo, e di auto-controllo emotivo si registra sempre più spesso nelle osservazioni di genitori ed insegnanti; ciò viene letto il più delle volte come manifestazione di un disagio interno del bambino. In età evolutiva il bambino esprime il bisogno di essere guidato alla scoperta della sinergia efficace fra mente e corpo per poter vivere appieno le diverse esperienze educative e di apprendimento, dal gioco relazionale all’imparare a scuola. Il bisogno di mettere al centro il corpo e il movimento potrebbe essere d’aiuto alle tante difficoltà di attenzione e riflessione, ancor di più se si ipotizza che questa mancanza possa proprio essere causata dalla progressiva perdita di contatto con forme di esperienza sensibili del corpo. Il percorso si pone come obiettivo la consapevolezza corporea del linguaggio sia gestuale che verbale, la simbolizzazione delle esperienze di relazione tra il corpo, gli oggetti, lo spazio e gli altri. I bambini impareranno a conoscere il proprio corpo, muoverlo, usarlo, plasmarlo, tirarne fuori tutte le possibili forme espressive. Il movimento, inteso come processo creativo, permetterà di mettere in comunicazione tra loro sensazioni corporee, esperienza emotiva, pensieri ed immagini dei partecipanti. Strumento privilegiato di tale percorso sarà il corpo inteso in tutta la sua totalità. L’acquisizione del proprio “sé corporeo” è l’esito di un lungo processo di personificazione che inizia con la percezione del proprio corpo e di quello altrui e prosegue con la costruzione di una immagine del corpo proprio dal contenuto fortemente caratterizzato in senso emotivo e affettivo. |
IL PROFESSIONISTA
Erica Lorenzini Psicologa Psicoterapeuta INFORMAZIONI: Gli incontri si tengono presso la sede di Progetto Crescere: L’Arcobaleno Servizi Via Kennedy 17 Reggio Emilia tel 0522.934524 [email protected] |